Cosenza (Asr): “Posticipate di una settimana la riapertura delle scuole. Vacciniamo di più”

I dati sulla vaccinazione dei giovani sono confortanti ma bisogna coprire più studenti possibile

TERAMO – Si avvicina la data della riapertura delle scuole, ormai manca poco meno di un mese al 13 settembre, e l’Abruzzo è diviso tra il reperimento di nuove aule, il loro adattamento alle regole Covid e il problema della mancata vaccinazione di tutto il personale scolastico.

Mentre un primo tavolo tecnico in Provincia, a Teramo, al quale hanno partecipato tutti i dirigenti scolastici e il consigliere delegato Luca Frangioni, ha analizzato le problematiche di ciascun plesso con l’intento di chiudere i giri di sopralluogo per trovare soluzione agli spazi per le lezioni, più complesso, a livello regionale. è invece il ragionamento sulle immunizzazioni

Il direttore generale dell’Agenzia sanitaria regionale, Pierluigi Cosenza, primario del reparto di degenza breve dell’ospedale dell’Aquila, medico aquilano che fa parte del gruppo di lavoro istituito dall’Istituto Superiore di Sanità chiamato a sviluppare un rapporto sul tema del Long Covid, percentuali alla mano, ritiene opportuno di posticipare di una settimana la riapertura delle scuole, ovvero al 20 settembre.

Questo perché nonostante il grande e crescente afflusso di questi giorni dei giovani nei centri vaccinali, i numeri consigliano di arrivare ad una copertura ottimale e serve ancora tempo. Nella nostra regione, secondo di dati più aggiornati, sono stati vaccinati con due dosi il 31,4% dei 94.700 ragazzi in fascia 12-19 anni (e il 53,1% ha ricevuto la prima dose) mentre tra i 20 e 29 anni, su una platea di 125.200 persone, il 57,4% ha fatto entrambe le dosi, il 74% una dose sola.

Dati virtuosi, al di sopra della media nazionale, di quasi 5 punti per i giovani 12-19 e di quasi il 6% nella fascia 20-29, ma si vuole arrivare ben oltre ed è per questo che le Asl stanno premendo proprio su questo target anagrafico, con open day e bypassando le prenotazioni, per accelerare il processo.

E secondo Cosenza i risultati si vedono: “Registriamo negli ultimi giorni una risposta dai giovani veramente stratosferica. Molti si fanno il vaccino per avere il green pass, e dunque per poter andare in un locale o una festa, ma va benissimo così, l’importante è che si facciano il vaccino, in modo tale che con le riaperture delle scuole si possa avere una buona copertura. E ripeto: nulla vieta di spostare di una settimana l’avvio delle lezioni, se questo deve essere l’obiettivo”.